Longevity Economy

In occasione di “Agevity”, l’evento dello scorso ottobre promosso da Silver Economy Network  con l’obiettivo di “valorizzare la longevità rendendola una leva per lo sviluppo sociale ed economico del Paese”, è stata presentata la ricerca “Scenario Longevità. Rapporto 2023”, un documento realizzato da Silver Economy Network con la collaborazione di Assolombarda e Lattanzio KIBS.

“L’Italia è all’avanguardia nella longevità: è una fantastica notizia – scrive nella Prefazione il prof. Billari dell’Università Bocconi – Dobbiamo ripeterlo senza indugi, perché troppo spesso vediamo una delle conseguenze di questa notizia, l’aumento della quota di popolazione sopra i 65 anni, come un problema. La longevità è una risorsa”.

Il fatto poi che l’Italia sia all’avanguardia di un fenomeno che nei prossimi anni pervaderà tutto il mondo, è da vedersi come una opportunità per comprendere, da apripista, come affrontare questa novità.

“In tutto il mondo – prosegue il prof Billari – le persone longeve avranno preferenze esplicite sullo stile di vita, i consumi, il turismo, l’abitare, sulla gestione dei risparmi, sulla copertura dei rischi e sui bisogni di cura, sull’assistenza. Partire dall’Italia potrebbe diventare dunque un vantaggio”.

Nel Rapporto si propone innanzitutto una ampia disamina dei trend demografici italiani ed europei: dall’allungamento della speranza di vita, alla detanalità, all’invecchiamento della popolazione. Su quest’ultimo aspetto, si rileva che in Italia, se nel 2022 gli over55 sono stati il 38,7% della popolazione, nel 2030 saranno il 43,3%, fino ad arrivare nel 2050 al 46,9%.

Ma di pari passo alla transizione demografica, va compresa l’evoluzione dei bisogni e dei consumi dei longennials. Per questo il Rapporto fornisce indicazioni su alcuni settori che vedranno forti cambiamenti e richiederanno innovazione: banche e finanza, il turismo, la salute e la telemedicina, il beauty.

Ad esempio, per quanto riguarda la finanza, i consulenti finanziari, i wealth manager e i private banker “dovranno acquisire (in tempi brevi) una visione olistica e aggiornata della nuova longevità insieme agli strumenti per supportare i propri clienti a viverla al meglio. Temi cruciali diverranno la previdenza integrativa e il passaggio generazionale” e dovranno spostare l’attenzione verso una pianificazione finanziaria della longevità.

Dalla Silver Economy alla Longevity Economy, dunque.

E’ il nuovo mantra che emerge anche da un’ulteriore ricerca condotta da Rome Business School, dal titolo “Da silver economy a longevity economy. Salute, tecnologia e opportunità di business” .

Anche in questo caso si sottolinea come i cambiamenti demografici, tanto globali quanto italiani, produrranno effetti sull’economia: “la longevity economy rappresenterà un business di enormi dimensioni che migliorerà il benessere fisico e mentale degli over 50, oltre a generare innovazioni tecnologiche e nuovi posti di lavoro”.

E’ bene – secondo gli autori di questo studio – passare dal termine silver economy, con una connotazione più negativa e associata all’invecchiamento, al concetto di longevity economy, adottando così un concetto che riflette una prospettiva più ampia e positiva e che punta a favorire il vivere non solo più a lungo, ma anche in migliore salute e restando attivi.

Se il mantenere uno stile di vita sano è regola base per vivere una longevità in salute (e di conseguenza per gli operatori economici diventa essenziale fornire prodotti e servizi che aiutino i comportamenti dello stile di vita sano), sarà la tecnologia applicata alle esigenze della longevità uno dei campi dove maggiormente ci accorgeremo delle innovazioni e che può potenzialmente produrre dei benefici: dalla telemedicina all’invecchiare restando nella propria casa.

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Foto di Askar Abayev da Pexels

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