Nuovi progetti, nuovi desideri
La storia di Elena
Ho una vecchia abitudine, quando rientro dalle vacanze in città e le luci di settembre fanno intravedere l’autunno, individuo dei progetti per l’anno nuovo che sta per cominciare, quello che va da settembre fino alle vacanze estive dell’anno seguente.
Mi fa sentire meglio, mi evita il rattristirmi troppo per la fine della bella stagione ed è un’abitudine che ho sempre avuto fin da ragazzina, che mi ha accompagnato piacevolmente per tutta la vita.
I progetti sono cose tipo farmi un nuovo giro di amiche che dicono cose interessanti o mettere da parte i soldini per farmi una vacanza in Grecia, questi erano i propositi che avevo da ragazza. Ma anche fino a poco tempo fa non mi mancavano le idee: a cinquant’anni mi sono messa in testa che volevo studiare il cinese e per un po’ ci ho provato, a cinquantacinque il progetto è stato di vendere l’appartamentino che avevo al mare e che mi aveva stufato e comprarne un altro in montagna, a sessanta mi sono detta: “ma non puoi diventare vecchia senza aver visto il Sud America” e così ho preparato (e realizzato) un bellissimo progetto di viaggio in Argentina.
Adesso gli anni sono settanta e sono qui che mi domando che progetto darmi per i prossimi mesi. Un po’ preoccupata, mi accorgo che i desideri sono meno evidenti di una volta. Prima venivano a galla subito, sgorgavano impetuosi, numerosi, e portavano con sé una bella energia. Adesso bisogna andare a scovarli, si nascondono, ti dicono “che bisogno c’è di andare a cercare cose nuove?”.
Però, siccome le abitudini sono dure a morire mi forzo un po’ e mi metto davvero a riflettere su cosa sarebbe bello fare nei prossimi mesi.
Lasciamo perdere avventure troppo faticose o inadatte alle mie ossa fragili, lasciamo perdere anche il cercare un nuovo compagno, ci starebbe dopo dieci anni che sono sola ma anche questo sarebbe troppo faticoso e poi dove lo trovi un single di questa età che vada bene? Ci sarebbero i siti d’appuntamento, ma no, pussa via, non sono il tipo.
Mettere a posto case (mie e dei miei figli) mi ha stufato, seguire i nipoti non è un progetto, è un dato dell’esistenza quotidiana.
Chissà, potrei rispolverare i miei vecchi studi, seguire un corso di teatro che mi ha sempre appassionato o seguire le orme di un’amica che dedica giornate da volontaria al FAI.
Ma forse l’idea migliore che ho avuto finora è di organizzare un bel circolo di amiche donne che si vede per il thè, per chiacchierare, per scambiarsi consigli, per non rischiare di passare la giornata da sole. Sì, mi sa che questo sarà il mio progetto di quest’anno.
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Foto di Bernd Niebuhr da Pixabay
Bellissimo progetto e sicuramente aiuterà molte donne sole a restare attive e a condividere pensieri e stati d’animo. Complimenti, spero lei possa realizzarlo prestissimo. Saluti. Antonella