Sviluppo sostenibile: passare dalle parole ai fatti
L’Italia è in grave ritardo nel percorso per raggiungere i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e registra addirittura peggioramenti, se si considera il periodo 2010 – 2023, in parecchie aree: povertà, disuguaglianze, qualità degli ecosistemi terrestri, governance e partnership.
E’ quanto emerge dal Rapporto ASviS 2024 “Coltivare ora il nostro futuro”, che come ogni anno fa il punto sull’avanzamento dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030 a livello nazionale ed europeo.
Il Rapporto, frutto del lavoro di un vasto numero di esperte ed esperti provenienti da più di 320 aderenti all’ASviS (Alleanza per lo Sviluppo Sostenibile) è stato presentato lo scorso ottobre.
Sono stati identificati “miglioramenti molto contenuti per sei Obiettivi: cibo, energia pulita, lavoro e crescita economica, città sostenibili, lotta al cambiamento climatico e qualità degli ecosistemi marini.
Miglioramenti più consistenti per cinque Goal: salute, educazione, uguaglianza di genere, acqua e sistemi igienico-sanitari e innovazione, mentre l’unico miglioramento molto consistente interessa l’economia circolare”.
L’Italia ha varato nel 2022 una Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile (SNSvS) che si raccorda con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Il documento che descrive la strategia è molto articolato e ricco di buoni propositi, ma – secondo il Rapporto Asvis – “se guardiamo agli obiettivi quantitativi definiti a livello europeo o dalla Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile 2022, le scelte del Paese risultano insufficienti per raggiungere i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile.
Secondo l’analisi condotta in collaborazione con Prometeia, dei 37 target da raggiungere entro il 2030 solo otto sono raggiungibili (il 21,6%), 22 non potranno essere raggiunti (il 59,5%) e per sette il risultato è incerto (il 18,9%).”
Non sorprende quindi l’avvertimento lanciato da Enrico Giovannini, direttore scientifico di ASviS: “L’alternativa a un mondo sostenibile è un mondo insostenibile. Come l’attuale”.
Osservatorio Senior è molto attento al contributo dei senior allo sviluppo sostenibile e alla loro sensibilità verso questa problematica.
La visione Silver Ecology, lanciata da Osservatorio Senior qualche anno fa, lo dimostra.
I risultati della ricerca 2023 di Osservatorio Senior “Le nuove sfide dei senior”, e in particolare l’approfondimento su quanta importanza i senior attribuiscono alla Silver Ecology, pure testimoniano l’elevata sensibilità della nostra generazione allo sviluppo sostenibile.
Suonano quindi particolarmente preoccupanti le conclusioni del Rapporto Asvis 2024 e gli avvertimenti che ne conseguono.
Sono uno stimolo perché noi senior non si abbassi la guardia su questi temi.
Enrico Oggioni ha realizzato ricerche sulla “vita nuova” e sulle “buone e cattive pratiche” dei senior, è autore del saggio “I ragazzi di sessant’anni”, è opinionista sul tema dei senior e presidente di Osservatorio Senior.