Non ascoltare la tua sete…

… potresti non bere abbastanza !

Vi siete accorti che, anno dopo anno, tendiamo ad avere sempre meno sete?

Questo avviene non perché abbiamo meno bisogno di acqua rispetto a un tempo, ma perché negli anni diminuisce lo stimolo della sete stessa.

Non aspettiamo quindi a bere quando ne sentiamo l’esigenza: per non andare incontro a un inizio di disidratazione, teniamo una bottiglia d’acqua a portata di vista e ricordiamoci di berne circa 2 litri ogni giorno.

L’ideale è bere di frequente, non importa quando: durante o al di fuori dei pasti, è sempre il momento giusto.

Beviamo inoltre con lentezza ed in piccole quantità, evitando le bevande fredde e scegliendo i liquidi a temperatura ambiente oppure tiepidi: alle porte dell’autunno, soluzioni piacevoli come un tè o una tisana ci possono venire maggiormente incontro.

Ricordiamoci inoltre che, in condizioni che provocano una maggiore perdita di acqua come quando soffriamo di febbre o di diarrea ricorrente, l’acqua perduta deve essere reintegrata adeguatamente e tempestivamente.

Ma, oltre alla quantità, è importante anche la qualità dell’acqua che si assume.

È quindi importante imparare a leggere le etichette delle acque che contengono un concentrato di informazioni frutto di accurate analisi.

A seconda della nostra situazione fisiologica può infatti essere utile assumere un’acqua con caratteristiche specifiche, ad esempio ricche in calcio se la nostra densità ossea è ridotta, oppure oligominerale se abbiamo la pressione alta. Nel primo caso sceglieremo quindi un’acqua che riporti in etichetta un contenuto di calcio (Ca) superiore a 150 mg per litro, mentre nel secondo guarderemo invece la voce “residuo fisso”, che non dovrà superare i 500 mg per litro.

Una differenza tra le acque in bottiglia e quella del rubinetto riguarda invece la profondità da cui provengono: le prime dalla falda profonda e quindi vengono bevute come sgorgano dalla sorgente, in quanto sono già prive di batteri, mentre le seconde da falde superficiali e quindi devono essere trattate con procedimenti di disinfezione per essere rese batteriologicamente pure.

Qualche suggerimento per la nostra idratazione:

  • Tenere una bottiglia d’acqua in vista ci aiuterà a ricordarci di bere prima che sopraggiunga la sete
  • Con l’arrivo dell’autunno, tornare a consumare primi piatti in brodo: minestroni, zuppe di verdure ci aiutano a ingerire acqua e, in più, ci forniscono gli importanti minerali presenti in legumi e ortaggi
  • Ricordiamoci di consumare 5 porzioni al giorno tra frutta e verdura: essendo composti per il 90% circa di acqua, sono un valido aiuto anche per restare idratati.
  • Una tisana calda prima di coricarci aiuterà il nostro sonno e la nostra idratazione
  • Evitiamo il consumo di alcolici: pur contenendo molta acqua, infatti, espongono a un rischio maggiore di disidratazione proprio per effetto dell’etanolo contenuto.

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Mariangela Rondanelli è Professore Associato in Scienze e Tecniche Dietetiche Applicate presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Pavia, oltre che Responsabile Servizio endocrino-nutrizionale presso l’Azienda di Servizi alla Persona di Pavia. E’ autrice del volume “Alimentazione e nutrizione nell’anziano”.

Antonella Losa é professionista della comunicazione in ambito salute, benessere e alimentazione, ha fondato e gestisce il blog www.uovanelpaniere.com sui temi dell’alimentazione sana e sostenibile e del risparmio intelligente.

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