Che senso ha

La storia di: Bruno

Ho 67 anni ed ho smesso di lavorare lo scorso agosto. Ho la polio fin da piccolo alla gamba destra che, oggi più che mai, condiziona la mia vita. Sono nato a Napoli ed ho sposato una piemontese 40 anni fa ed abbiamo un figlio di 31 anni che vive da solo.
Finito di lavorare non so più che senso dare alla mia vita. Nulla mi attrae o mi incuriosisce, a volte temo di commettere gesti inconsulti. Un po’ di acciacchi dell’età non aiutano, anzi, mi hanno reso più “debole”.
Non ho amicizie da coltivare.
Come posso vivere i prossimi anni che Dio mi ha destinato ?

Bruno ha chiesto di avere una risposta pubblica da una psicologa esperta del mondo senior. Risponde Silvia Lo Vetere:

Gentile lettore sono parole che trasmettono il dolore di un momento particolarmente difficile. Il fatto che le abbia scritte però indica anche la speranza giustamente presente che la vita possa fornire ancora preziose risposte. E deve essere così.

La pensione, spesso tanto agognata nella vita, in realtà spesso è anche un momento di passaggio esistenziale affatto facile.

Per gli uomini talvolta ancora più che per le donne: forza, prestanza  fisica e ruolo professionale da sempre sono infatti parti sostanziali dell’identità virile .

Sentire quindi un fisico che non risponde più come in giovinezza, sentire di non esercitare più un ruolo sociale visibile attraverso la professione, non di rado rischiano di fare sentire lesa la propria autostima, diminuito il valore di sè.

Le crisi però sono anche preziosi momenti di bilancio. Momenti in cui trovare nuovi adattamenti ed equilibri, che possono riaccendere le emozioni. Ad ogni età.

Lei però mi sembra molto solo in questi pensieri cupi. Pensieri che le assicuro sono più diffusi e fisiologici di quanto possa credere.

Se sente però che sofferenza, impotenza tendono a prevalere, bisogna potere chiedere aiuto, evitare una chiusura progressiva in una visione troppo pessimistica di sé.

Si confronti con chi è nella sua stessa fase di vita, siano amici e persone con cui condividere qualche interesse.

O valuti anche un aiuto di un professionista psicologo, magari di solo qualche incontro: può aiutarla a vedere la questione anche da altre angolazioni.

Non rimanga solo in questi pensieri. E’ la cosa più negativa che chiunque possa fare.

La vita a volte è molto difficile ma è l’unica che abbiamo: per noi stessi e per i nostri cari va vissuta fino in fondo.

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