Vittorio, volontario anti-spreco

“Recuperiamo 1 tonnellata di cibo al mese!”

Per dire la verità sono volontario da 45 anni e con altri nel 1978 abbiamo fondato il Centro Assistenza Sociale Territoriale. Però questa attività di recupero cibo, iniziata quasi per caso, non essendo una nostra attività storica, ci ha dato nuovi stimoli, una cosa proprio bella!”. Vittorio è un senior di quelli sempre in movimento. Classe 1949, un passato lavorativo tra ufficio vendite, project financing nel campo edilizio (“mai avrei pensato nella mia vita di occuparmi di cimiteri e di ospedali”) e un presente da volontario impegnatissimo: “quantomeno quando lavoravo avevo i miei tempi definiti, ora non ci sono più orari”, sorride.

Presidente della sua associazione vive la fatica quotidiana dell’essere volontario tra i volontari “contate che il gestire come si deve una non profit oggigiorno è un compito realmente complicato, quasi professionale, soprattutto per la burocrazia, ma questa difficoltà può diventare opportunità per un pensionato che si vuole mettere a disposizione, perché il bagaglio d’esperienza di noi senior può fare la differenza”.

Sorride alla domanda se il volontariato faccia bene: “se sono 45 anni che lo faccio, lasciandomi coinvolgere sempre di più… direi di sì: sarei pazzo altrimenti!”. E per quanto riguarda lo spesso temuto stacco dalla vita lavorativa per pensionamento e il votare le ore libere a un’attività sociale: “se penso alle tante cose che sento dire da amici che vanno in pensione e si sentono persi, posso dire che io non ho vissuto male la cessazione della vita lavorativa, forse anche perché nel tempo mi ero creato tanti altri interessi… e poi c’è la mia famiglia, abbastanza numerosa, che si prende il suo tempo. Quindi non ho vissuto male questo stacco, anzi, come vi dicevo poc’anzi, direi che adesso sono molto più impegnato di quando lavoravo”.

Infatti Vittorio sembra confermare – sempre con il sorriso di chi sta facendo ciò che gli piace – che esiste il rischio che il Senior subisca un burn out per il troppo impegno sociale una volta fuoriuscito dal mondo lavorativo: “Devo confessarvi che in alcuni momenti mi viene quasi da pensare che quando avevo l’attività lavorativa avevo quantomeno dei tempi più definiti, certi, erano quelli insomma, invece adesso tra riunioni, assemblee, discussioni… è tanto l’impegno da dare, ma a me piace così e sono felice!”. Vittorio, quindi, conferma l’attenzione che Osservatorio Senior aveva già sollecitato in un articolo passato.

Rispetto al rapporto con le nuove generazioni con le quali condividere l’esperienza da Volontario non ha dubbi: “Noi abbiamo solo da imparare dai giovani, dalla loro voglia di fare, dalle nuove idee che portano sul piatto. Il pericolo che corriamo, infatti, è quello di sederci su ciò che abbiamo fatto per tanto tempo! Il confronto generazionale è una cosa vitale, anche perché iniziamo ad avere i nostri acciacchi. Pian piano le nuove leve stanno arrivando e questo ci dà speranza! Serve però che impariamo a modulare le nostre attività associative, nel possibile, per renderle accessibili ai ritmi di chi oggi lavora: dei giovani!”

Vittorio è orgoglioso e quasi sorpreso dal successo del progetto che vede i volontari dell’associazione attivi nel recupero del cibo che finirebbe nella spazzatura, un progetto aderente alla rete anti-speco #iononbutto: “Ti confesso che abbiamo iniziato per sfida e l’attività si è sviluppata a ritmi vertiginosi. Abbiamo iniziato da un paio di recuperi a settimana da una nota catena di ristoranti che ha un locale nella nostra zona, poi cinque volte, oggi ci occupiamo anche di ritirare dai catering. Ci siamo così impegnati, senior e giovani, che riusciamo a ritirare il tutto entro le 15.00 e siamo in grado di consegnarlo ai bisognosi o a chi li segue entro le 19.00, per un totale di una tonnellata di cibo al mese salvato dalla spazzatura!”.

Per salutarci gli chiediamo allora se vale la pena essere senior-volontario. “Di certo è utile per tenere la testa impegnata e allenata! Io non oso dire che fare Volontariato allunghi la vita, insomma, ma quantomeno ci aiuta a viverla meglio!”.

 

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Francesco Bizzini, responsabile ufficio stampa CSV Milano – Centro di Servizio per il Volontariato Città Metropolitana di Milano.

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