Toniche in spiaggia

“L’estate si sta avvicinando, fra non molto saremo in spiaggia in costume e comincia la solita preoccupazione se il fisico sarà abbastanza in forma o no. Creme, diete e costumi nuovi magari aiuteranno, ma io sono convinta che aiuterà ancor di più l’avere il corpo tonico, anche se i 60 sono passati da un pezzo. Adesso è un po’ tardi per iniziare un po’ di ginnastica o palestra, ma magari qualcosa si può ancora fare… Qualche consiglio?”  

“Tempus fugit”: l’espressione deriva da un verso delle Georgiche di Virgilio (Sed fugit interea fugit irreparabile tempus) e ci riporta subito con i piedi per terra perché pensare di poter ottenere risultati convincenti a circa due mesi dalla prova costume diventa assai difficile. Il rischio concreto per noi senior è di porsi nella posizione dell’uomo di Vitruvio di Leonardo da Vinci e veder comparire sotto i bicipiti delle braccia una pelle cadente tipo ali di gabbiano: potrà essere utile per volare con l’immaginazione ma non dà sicuramente il senso di tonicità.

Per migliorare il proprio aspetto, nei limiti del possibile, bisogna agire su diversi livelli. Senza voler entrare nel campo dermatologico, bisogna sfatare il mito che il betacarotene contenuto nella frutta a polpa gialla, negli spinaci, nella rucola e nel famigerato olio di fegato di merluzzo (quanti di noi da bambini si ricordano quel terribile rito di dover assumere un cucchiaio di sostanza dal sapore terribile) favorisca l’abbronzatura. Numerosi lavori in letteratura hanno dimostrato come il betacarotene sia un ottimo antiossidante ma non agisca minimamente sul metabolismo della melanina che ci protegge dall’azione dei raggi del sole. È pur vero che un’alimentazione ricca di frutta e verdura di stagione e una corretta idratazione rendono la pelle più elastica e meno responsiva all’azione dei raggi ultravioletti che contribuiscono a invecchiare la stessa.

Il secondo approccio è aumentare l’introduzione di proteine nella dieta quotidiana. Sino a pochi anni fa i sacri testi consigliavano l’assunzione giornaliera di proteine nella misura di 0.8-1.0 gr/die; successivamente i gerontologi e tutti coloro che si interessano dell’età avanzata hanno fortemente consigliato l’assunzione di 1.2-1.4 g/die, spiegando il tutto con la necessità di fornire “materiale da costruzione” per la massa muscolare. Sotto un certo punto di vista, una piccola rivoluzione copernicana basata però su solide basi scientifiche che modifica di fatto abitudini alimentari consolidate: quindi meno spazio a minestrine e semolini e più spazio a carne bianca, rossa e pesce.

Il risultato di questo nuovo approccio alimentare combatte efficacemente la sarcopenia, che è un po’ lo spauracchio che incombe sul senior, specie se in sovrappeso e con attività fisica scadente.

Per ultimo, l’attività fisica vera e propria che si può suddividere in due momenti. Il primo dedicato al miglioramento cardio-circolatorio, con un approccio quindi “aerobico”: il che significa camminare velocemente, fare se possibile le scale e non adoperare l’ascensore, utilizzare la bicicletta in un ambiente che non sia quello urbano, dove sicuramente la sicurezza la si ottiene facendo la cyclette per non finire arrotati da qualche autoveicolo.

Come secondo momento, esercizi contro resistenza per aumentare la forza e secondariamente anche la potenza: lo si può fare in una palestra oppure anche a domicilio utilizzando dei semplici pesi o elastici che si possono acquistare presso i negozi specializzati. L’aumento della forza muscolare è fondamentale per il senior perché migliora il benessere generale, permette di eseguire le attività della vita quotidiana con elegante sicurezza e previene il rischio delle cadute.

Concludendo, non aspettiamoci di diventare delle Federiche Pellegrini o degli Yuri Chechi nel giro di poco tempo, ma sicuramente i benefici metabolici, articolari e muscolari si faranno sentire e le nostre vacanze diventeranno scuramente più piacevoli e corroboranti.

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Già primario di riabilitazione specialistica dell’ospedale L. Sacco di Milano e docente presso l’Università degli Studi di Milano, Silvano Busin é Direttore scientifico di ISSA Europe (International Sports Sciences Association Europe) e della rivista Fitness & Sport.

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