Stile di vita e durata della vita
Uno stile di vita sano favorisce buona salute e longevità: i risultati di una ricerca sugli over50.
E’ ormai un dato di fatto dimostrato ed universalmente accettato che una buona salute si basa su uno stile di vita corretto, intendendo con questo termine l’insieme di cinque fattori fondamentali ed irrinunciabili, la cui mancanza si traduce, oltre che in una qualità di vita peggiore, anche in un accorciamento della durata della vita stessa:
- peso corporeo normale: il modo più utilizzato per la valutazione del peso corporeo è il calcolo dell’indice di massa corporea (BMI), una semplice divisione tra il proprio peso in kg e la propria statura in metri elevata al quadrato. Ad esempio, una persona alta 1,65 che pesi 55 kg avrà un BMI calcolato in questo modo: 55/1,65*1,65 e quindi 20,2. La massa corporea normale è compresa tra 20 e 25.
- attività fisica regolare: si intende con “regolare” un’attività aerobica (quindi senza sforzi fisici) eseguita per almeno 150 minuti alla settimana (possibilmente “spalmati” su più giorni possibili: una buona abitudine è quella di camminare a passo normale per mezz’ora al giorno per 5 giorni).
- alimentazione sana: dieta mediterranea innanzi tutto
- ridotta assunzione di alcolici: a differenza del fumo, una quantità di vino corretta non solo non produce danni ma aiuta l’apparato circolatorio, esercitando una leggera dilatazione delle arterie e quindi facilitando lo scorrimento del sangue. La quantità corretta è differente in base al sesso e all’età: nei senior non si deve superare 1 Unità Alcolica al giorno, che è data da:
- 1 bicchiere di vino a 12°-13° oppure
- 1 lattina di birra oppure
- 1 dose di superalcolico.
- abolizione del fumo: su questo punto non si discute. Il fumo fa male sempre, in qualsiasi quantità, sia esso attivo sia passivo. Quindi non solo non si deve fumare, ma non si deve nemmeno respirare il fumo prodotto da altri.
Importante è poi sottolineare che la prevenzione delle malattie non può essere solamente affidata all’esecuzione periodica di accertamenti clinici (che sono nella quasi totalità dei casi solo diagnostici e non preventivi!), ma si deve innanzi tutto basare sull’adozione di alcune semplici regole di comportamento, molto più efficaci nel diminuire il rischio di ammalarsi.
Quali sono i benefici che effettivamente si ottengono con questo modus vivendi? Per rispondere a questa domanda un’équipe della prestigiosa Università di Harvard, nel Massachusetts, ha esaminato in uno studio i dati relativi a circa 111.000 soggetti, mediamente di 50 anni di età, seguiti e controllati per ben 34 anni. I fattori che determinano lo stile di vita sono stati misurati ripetutamente e sistematicamente, registrando l’insorgenza di qualsiasi malattia e l’incidenza dei decessi, indipendentemente dalle loro cause. Come parametro di valutazione dell’efficacia delle modifiche dello stile è stato stabilito la non insorgenza – in seguito alle modifiche stesse – di diabete mellito, di malattie cardio-vascolari in genere e di qualsiasi forma di cancro.
Compiendo una prima, grossa distinzione tra maschi e femmine, si è visto che le donne che soddisfacevano a tutti i criteri di definizione di uno stile di vita “sano” avevano un’aspettativa di vita superiore di ben 10.7 anni rispetto alle donne che non soddisfacevano quei requisiti; leggermente più penalizzati gli uomini, in cui il guadagno di anni di vita liberi da malattie è stato mediamente di 7.6 anni.
I dati sono sconvolgenti: se si riesce a far adottare uno stile di vita sano ad un paziente di 50 anni, facendogli mantenere il peso corporeo in limiti normali, evitando fumo e riducendo alcol, e compiendo regolarmente attività fisica, gli si offre (a livello probabilistico, ovviamente) un allungamento della propria vita di 7-10 anni. Un dato su cui vale la pena di meditare seriamente, abbandonando l’idea che i controlli di laboratorio possano allungare o migliorare la nostra vita: la decisione comportamentale spetta solamente a noi stessi, unici artefici della nostra salute.
Bibliografia = Li Y et al. Healthy lifestyle and life expectancy free of cancer, cardiovascular disease, and type 2 diabetes: Prospective cohort study. BMJ 2020 Jan 8
Laureato in Medicina all’Università di Torino nel 1973, è stato Medico Ospedaliero e Medico di Assistenza Primaria presso l’ASL di Fossano. E’ stato Consulente redazionale di importanti riviste mediche e, dal 2003, Consulente scientifico del portale www.paginemediche.it, per quanto concerne l’aggiornamento riservato ai Medici.