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Letti e visti

Fran Lebowitz, una vita a New York

Miniserie Netflix del 2021, di Martin Scorsese con Fran Lebowitz.

Il tema di New York interessa a tutti, a chi ci è stato, a chi si è innamorato della città e ha desiderato viverci, a chi l’ha sognata. E’ una metropoli che si è installata nell’immaginario di tutti per la cultura, la bellezza, la vitalità. Difficile dire perché è così attraente rispetto ad altri luoghi competitivi. Forse Woody Allen l’ha talmente rappresentata che, quando si arriva a NY, ci si sente a casa.

Fran Lebowitz

Qui abbiamo 7 episodi ciascuno su un tema diverso, sempre in forma di auto-racconto. C’è la nostalgia per la NY di un tempo e l’avvento di una modernità che l’ha involgarita.

Il nome di Fran Lebowitz non dice molto a noi italiani. Alla vista è una accattivante senior, non particolarmente attraente e non molto elegante. Pettinatura standard e occhiali di tartaruga. Indossa una giacca scura, come se volesse far capire che scherza ma che alla fine il suo discorso è molto serio. Eppure, lei è una scrittrice, umorista e attrice comica di 72 anni dall’eloquio irresistibile. Niente fronzoli e tutta sostanza per rimandarci un’immagine della città per nulla turistica. Fran ci conduce per strada, ci fa scoprire luoghi, perfino targhe sui marciapiedi. Ci parla della sua infanzia.

La serie è un dialogo tra Scorsese e Fran con anche la partecipazione del pubblico in alcune sequenze.  Ma potrebbe anche essere descritta come un monologo, tanto Fran si impone sulla scena. E’ impossibile perdere una sola delle battute che si succedono senza sosta. Potrebbe far pensare a Woody Allen. Ma il regista ha i tempi di una sceneggiatura. Fran produce pensieri a raffica, dal vivo, non ha certo molto tempo per pensare, come se il testo fosse scritto nella sua testa. La sua comicità è più tagliente, più aggressiva. Si può ascoltare in lingua originale e sottotitolata, ma anche doppiato, anche se non è certo facile rendere un eloquio cosi vivace e immediato.

Fran parla anche della sua infanzia e della sua famiglia. E qui sorprende scoprire che idee, valori, idiosincrasie di una famiglia ebrea newyorchese siano così simili a quelle di una famiglia italiana. Le caramelle sono bandite perché guastano i denti. Ma il burro, la carne rossa e pure il fumo sono benvenuti. Certo è una cultura generazionale che ha attraversato i continenti.

Insomma, l’attrice sfodera spesso idee inusuali e ci si ritrova d’accordo.

Ma la peculiarità della serie è che sì, fa pensare, ma fa anche molto ridere, merce sempre preziosa in tempo di guerra, di cambiamento climatico e di futuro incerto.

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Foto di David Shankbone – Opera propria, CC BY 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=19278615

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