Ikaria: il matrimonio come segreto della longevità

Il fenomeno della longevità, secondo il quale alcuni individui riescono a vivere molto di più e meglio, è da diversi anni oggetto di numerosi studi scientifici: la soglia d’età alla quale una persona viene considerata “longeva” è cambiata nel tempo, grazie ad un miglioramento dell’aspettativa di vita a livello globale.

La scienza della longevità: di che si tratta?

 

Se fino ad una trentina di anni fa, infatti, era fissata a 85 anni, alcuni studi recenti l’hanno posticipata a partire dai 90 anni.

La vita matrimoniale dei nonagenari e centenari

Ma oltre alla dieta e allo stile di vita in generale, la letteratura scientifica ha indagato la vita matrimoniale dei soggetti più longevi al mondo; chi vive più a lungo è single o è sposato?

Uno studio molto interessante ha messo a confronto la vita relazionale e matrimoniale delle due isole più studiate nel bacino del Mediterraneo per la longevità dei loro abitanti: la Sardegna, in particolare la zona interna della Barbagia, e Ikaria, striscia di terra emersa compresa tra Mykonos e Samos dispersa nel Mar Egeo. Quest’isola conta circa 8000 abitanti, suddivisi in 3 distretti dislocati e lontano dall’afflusso turistico delle isole greche.

Dai risultati emerge come vi sia una percentuale maggiore di nonagenari attualmente sposati sia in Sardegna che ad Ikaria

rispetto ai paesi di riferimento, Italia e Grecia.

Inoltre, tra i nonagenari non sposati e vedovi, la proporzione di persone che vivono da sole è minore, mentre è maggiore quella di persone che convivono.

Vivere insieme migliora la salute e aumenta la positività e l’ottimismo

Le ipotesi spiegherebbero come il matrimonio o in generale la convivenza possano essere associati ad un migliore stato di salute: la convivenza con il coniuge, infatti, può portare all’assunzione di uno stile di vita più sano che, a sua volta, protegge la coppia dal rischio di morte prematura e da una sopravvivenza più breve per entrambi i coniugi.

Il sostegno all’interno della coppia può agire da cuscinetto contro gli stati emotivi della vita, favorendo un maggiore livello di ottimismo e di benessere; proprio sull’ottimismo, due studi hanno dimostrato come gli anziani ottimisti riducano il rischio di mortalità del 50%, a supporto di come un approccio positivo possa davvero determinare un aumento della aspettativa di vita.

Differenze di genere tra vita matrimoniale e longevità

Tali risultati sono stati ulteriormente avvalorati da ricerche sulla variazione della mortalità in base alle condizioni di vita degli anziani, che hanno confermato che essere sposati e vivere con un coniuge in età avanzata sia positivamente associato alla longevità.

Tuttavia, il vantaggio di essere sposati o di vivere con un partner è più rilevante negli uomini che nelle donne, tra le quali il fatto di non essere mai stati sposate è correlato a una pari possibilità di diventare centenarie.

Questa vasta letteratura evidenzia quindi quanto la condivisione sia importante nell’arco di tutta la vita e di come l’isolamento sociale rappresenti invece un enorme rischio per la riduzione dell’aspettativa di vita nei senior e negli anziani; un invito quindi a dare maggiore valore alle relazioni di affetto e amore che ci circondano.

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Fonti:

The Island of long life – The Guardian

Legrand et al., 2021. Description of lifestyle, including social life, diet and physical activity, of people≥ 90 years living in Ikaria, a longevity blue zone. International journal of environmental research and public health, 18(12), 6602.

Foto Peppersmint su licenza iStock

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Nutrizionista e divulgatrice scientifica. Si occupa di salute, scienza e sostenibilità e insegna Nutrizione ad Alma – la Scuola Internazionale di Cucina Italiana.

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