Hygge e lagom

Le parole nordiche della felicità.

Dal mondo asiatico a quello occidentale, la ricerca dei segreti alla base di una buona qualità della vita e della longevità conducono alle fredde latitudini del Nord Europa: per i danesi è l’hygge, per gli svedesi il lagom, parole tanto difficili da spiegare quanto da pronunciare. Eppure, entrambe hanno in comune un desiderio di moderazione, semplicità e condivisione.

Partiamo dalla Danimarca. L’hygge, si pronuncia “ügghe”, ha a che fare con il concetto di ozio; secondo le regole danesi, è essenziale dedicare sin da piccoli parte del proprio tempo a coltivare la felicità, attraverso il gioco libero, lo stare in famiglia e la cura di sé e di chi si ama. Per i danesi, l’hygge può essere andare in bicicletta, occuparsi del giardino o mangiare in compagnia le frittelle di Natale; a condizione però che, quando si è insieme, non siano ammessi telefoni, pettegolezzi e argomenti di politica e lavoro.

In Svezia invece il lagom, si pronuncia lar-gum, esprime il concetto di moderazione alla base della società svedese. Secondo il motto “not too little, not too much. Just right” per stare bene non è necessario rinunciare a qualcosa, ma semplicemente evitare gli eccessi; un invito alla misura, al lavorare meno ore al giorno per averne di più da spendere con gli amici, con i propri cari e con i propri hobby.

Questi approcci alla vita sono particolarmente suggeriti a categorie vulnerabili come i Senior.

Non sembra dunque un caso che secondo il World Happiness Report, che stila una classifica annuale degli Stati sulla base della loro felicità, i paesi scandinavi occupino ogni anno le prime posizioni.

Per stabilire la felicità di un paese, i 100 mila soggetti partecipanti allo studio devono rispondere ad interrogativi di valutazione della qualità della vita, tra i quali quello della Cantril Ladder: quest’ultima è uno strumento ideato col fine di misurare la felicità di un individuo su una scala da 1 a 10: “immaginate una scala con i gradini numerati da 0 in basso a 10 in alto. La cima della scala rappresenta la migliore condizione di vita possibile per voi, la parte inferiore rappresenta la peggior condizione vita possibile per voi. Su quale gradino della scala vi sentite in questo momento?”

In sintesi, i concetti di hygge e lagom, evocativi di un approccio e di uno stile di vita legati all’equilibrio, all’armonia e alla cura delle relazioni umane, collimano con alcuni indicatori chiave, utili a predire la felicità di ciascun paese. Il World Happiness Report ne ha individuati sei: il sostegno sociale – la possibilità di poter contare su qualcuno secondo necessità, il PIL, l’aspettativa di vita, la libertà di scelta, la generosità e l’assenza di corruzione.

Dunque, secondo questa classifica, nonostante il clima rigido e i lunghi inverni senza sole, i 5 paesi più a nord d’Europa sono i più felici al mondo. Non solo un affare di latitudini e stile di vita, come emergeva dallo studio sulle cinque zone blu, ma anche un risultato legato nel complesso a condizioni sociali favorevoli e ad un approccio positivo alla vita che si traduce in salute mentale e longevità.

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Foto di Jen P. su Unsplash

https://worldhappiness.report/

https://ourworldindata.org/grapher/happiness-cantril-ladder

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Nutrizionista e divulgatrice scientifica. Si occupa di salute, scienza e sostenibilità e insegna Nutrizione ad Alma – la Scuola Internazionale di Cucina Italiana.

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