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Interviste

Soli, ma in compagnia

La prima Residence Services Seniores in Italia sorgerà a Bergamo. Per saperne di più abbiamo intervistato Marco Scalvini, Direttore Generale di Nexity Italia, società madre del progetto.

La prima sorgerà a Bergamo e si tratta di una struttura unica nel suo genere in Italia. Le Residence Services Seniores, così si chiamano in Francia, son nate da un’intuizione della società Domitys ancora 20 anni fa. Si tratta di complessi residenziali composti da appartamenti (mono, bi e trilocali) dotati di una serie di misure di controllo non invasive e spazi comuni dedicati a anziani autosufficienti.

Nel tempo queste strutture sono cambiate e si sono adattate alle esigenze della clientela e alle necessità del mercato. Sono mutate le specifiche tecniche, il personale e i servizi. E se una volta erano promosse come una specie di “villaggio vacanze” oggi raccontano con trasparenza la loro realtà, cioè essere una residenza dedicata a persone in età avanzata con delle caratteristiche comuni.

“Si tratta normalmente di anziani che hanno delle fragilità fisiche o psicologiche. – ci racconta Marco Scalvini, Direttore Generale di Nexity Italia. “Da chi è rimasto vedovo a chi non si sente più in grado di vivere da solo, magari per problemi di tipo fisico. Ma anche chi si rende conto che la sua casa d’origine è diventata difficile da gestire perché ha, ad esempio, la zona notte al piano superiore e non riesce a far le scale, perché lo spazio è troppo grande da pulire o perché il bagno è diventato rischioso da usare”.

Le Residence Services Seniores, infatti, hanno appartamenti studiati affinché siano a portata di persone di una certa età (la media è sui 75 anni) e sono inserite in contesti cittadini dove servizi come ospedali, trasporti, supermercati sono a minima distanza. “Vengono scelte cittadine con almeno 100mila abitanti, che abbiano tutti i servizi a disposizione e a distanza non superiore ai 300 metri, così che il senior possa avere tutto vicino”.

Quanto costano in media gli appartamenti?

Premetto che si tratta solo d’affitto e non di vendita. La tariffa base è intorno ai 1.100 euro: il canone di locazione è un po’ più alto perché all’anziano vengono garantiti dei servizi base come l’accesso alla palestra e alla piscina e uno staff a disposizione.

Poi però ci sono anche delle attività collaterali…

Esattamente. Vengono poi proposti dei pacchetti che possono comprendere la mezza pensione al ristorante, corsi di ginnastica o acqua dolce e altri servizi.

Parlando dello staff… si tratta di personale di che tipo?

Sono tutte persone che hanno una formazione in discipline sociali affinché abbiano assoluta attenzione all’anziano e alle sue esigenze, senza però essere invasivo o invadente. Lo staff ha un basso turnover e ciò permette di imparare a conoscere i vari inquilini e le loro abitudini. E questo è importante anche per questioni di sicurezza.

In che senso?

Mi spiego con un esempio: la residenza è tutta cablata e tra i pacchetti offerti vi è anche quello della sicurezza. Al senior viene dato un orologio che, oltre a tenere monitorate le funzioni fisiologiche e di movimento (che il nostro staff può così controllare a distanza), rileva anche se l’anziano è dentro o fuori della residenza. Se lo staff sa che quella determinata persona è solita fare una passeggiata di un’ora e, superato il tempo, non la vede tornare, può lanciare, a sua discrezione, un primo avviso.

Oltre a Bergamo state vedendo opportunità di creare residenze anche in altre città?

Stiamo vagliando possibilità in altre cittadine sopra i 100.000 abitanti nel Centro-Nord d’Italia, zona dove la famiglia è un po’ più disgregata rispetto al Sud e dove ci sono più senior che vivono da soli.

Nelle esperienze francesi hanno rilevato che il vivere in questi luoghi abbia un impatto sociale positivo sull’anziano?

Sì. Poter decidere di stare in compagnia e l’aggregazione creano convivialità. Così come le attività motorie e il cibo cucinato in un certo modo fanno sì che col tempo i residenti abbiano un miglioramento sia fisico che psichico.

6 Commenti

  • Da tre anni ormai, in estate, vivo questa realtà in Francia. Trovo ottima questa esperienza per anziani, soprattutto se soli e abitanti in contesti cittadini dove le relazioni umane sono meno facili e poco frequenti.

  • Sono un pensionato 67enne autosufficiente. Sono in cerca di una struttura, confortevole, che mi ospiti per il resto della mia esistenza, che sia “accessibile” ad un ex insegnante.

  • In Francia ci sono da anni ed infatti la società è francese, è una soluzione perfetta per rimanere indipendenti e attivi ma in un luogo protetto, spero le costruiscano anche al mare o in montagna.

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