Addominali in palestra?
Scrive un lettore: “Ho 60 anni. La pancia è il punto debole del mio corpo: qualche chilo di troppo, muscoli addominali inesistenti e ogni tanto problemi intestinali. Mi può far bene frequentare una palestra per fare degli esercizi addominali?”
A Milano si dice avere “la pancetta da commendatore”, individuando in questo una certa posizione sociale di rispetto. Purtroppo l’aumento del volume dell’addome è un elemento specifico del sesso maschile ed è legato invece ad una alimentazione non corretta, unita alla mancata attività fisica.
Il “girovita”, o misura della circonferenza addominale, è un elemento predittivo per il benessere cardiovascolare, infatti l’aumento in centimetri è l’espressione della presenza di grasso viscerale che può portare all’aumento del peso corporeo, ad una ridotta sensibilità all’insulina e quindi al diabete dell’adulto; inoltre può favorire l’ipertensione arteriosa e, messe assieme tutte queste realtà, portare alla sindrome metabolica che diminuisce la nostra qualità della vita in termini di salute.
L’approccio per “far andar via la pancia” si basa essenzialmente su due caposaldi: alimentazione controllata e attività fisica regolare.
L’alimentazione controllata non significa effettuare diete bizzarre o restrizioni caloriche impegnative, perché il nostro organismo, oltre a difendersi con la diminuzione del metabolismo, “si annoia” e a poco a poco respinge questi tipi di dieta facendo sì che il peso perso si riacquisti nuovamente, magari con qualche chilo ulteriore. La cosiddetta sindrome dello yo-yo. Bisogna quindi rimodulare una educazione alimentare che consenta l’assunzione giornaliera di un pool calorico coerente con la propria composizione corporea: come dicevano i nostri nonni, mangia poco ma di tutto.
L’attività fisica diventa elemento fondamentale perché consente di potenziare la massa muscolare, anche se nel senior la cosa non è così facile come nel soggetto giovane. È importante non solo pensare agli addominali, muscoli importantissimi perché sono i fissatori del tronco e quindi proteggono la nostra schiena, ma anche generalmente a tutto il sistema muscolare del nostro corpo perché il movimento è legato alla condivisione di estese masse muscolari che si contraggono e si rilasciano in modo armonico.
Sicuramente la palestra è un luogo adatto per dedicarsi al potenziamento della muscolatura addominale, proprio perché i personal trainer sanno bene che certi esercizi, una volta molto in voga, in realtà comportano l’insorgenza di lombalgie e quindi “peggio la toppa che il buco”, dato che i muscoli dell’addome sono formati da diversi strati e devono essere allenati con specifici esercizi.
Già primario di riabilitazione specialistica dell’ospedale L. Sacco di Milano e docente presso l’Università degli Studi di Milano, Silvano Busin é Direttore scientifico di ISSA Europe (International Sports Sciences Association Europe) e della rivista Fitness & Sport.