Scrive una lettrice: “Mio figlio mi ha regalato di recente due bastoncini per la camminata veloce. Ho visto persone più o meno della mia età – io ho 63 anni – usarli nei posti più svariati: su sentieri di montagna, lungo passeggiate pianeggianti lungofiume, persino in spiaggia. Ha qualche indicazione su come, quanto e dove usarli ?”
Sempre più spesso si vedono anche nelle nostre città persone che invece di fare il classico jogging camminano velocemente con il supporto di bastoncini simili a quelli dello sci. Si tratta del nordic walking, traduciamolo come “camminata nordica”, una pseudo disciplina sportiva importata direttamente dalla Finlandia, che sembra coinvolgere numerosi sportivi sottraendoli alla corsa. La prima considerazione è che tale attività non ha alcun senso in città, stante che i bastoncini sono nati per camminare su terreni accidentati, sull’erba o sulla neve e non certamente sull’asfalto.
Nello specifico: che cos’è il nordic walking? È semplicemente una tecnica di cammino che utilizza nel movimento naturale del pendolarismo degli arti superiori l’uso dei bastoncini, prendendo spunto dalla tecnica utilizzata nello sci di fondo. Sia pur con alcune riserve, il nordic walking implica una serie di benefici sia fisici che mentali, che si riverberano positivamente specie nel senior. La tecnica corretta sembrerebbe stimolare l’utilizzo di circa l’85% della nostra muscolatura, coinvolgendo sia gli arti inferiori, sia i movimenti del tronco che quelli degli arti superiori. Alcuni studi hanno evidenziato che in individui allenati, e quindi con tecnica perfetta, si riesce a consumare circa il 40% in più di calorie rispetto ad una camminata normale. Inoltre il fatto di praticarla fuori città, in ambienti agresti, migliora il rapporto con la natura, il senso di quiete ed ha un benefico effetto contro lo stress.
Se ci chiediamo quindi quali siano i benefici del nordic walking, possiamo individuarne alcuni, esposti non in ordine di importanza. Si ha una maggiore efficacia nel movimento globale dell’organismo dovuto al fatto che si allena con maggiore intensità anche la parte superiore del corpo. Potendosi appoggiare con gli arti superiori sui bastoncini stessi si ottiene una modesta riduzione del carico sulle articolazioni degli arti inferiori e della colonna, che vengono in questo modo sollecitati di meno e facilitano ad esempio il recupero funzionale dopo traumi o interventi ortopedici. La maggiore attività muscolare globale migliora la qualità del sistema cardiovascolare, stimolando quindi una attività aerobica efficace per cuore e polmoni. Non è certo, ma alcuni autori pensano che la camminata veloce e le forze impresse sugli arti superiori, e comunque sulle ossa lunghe, abbia un effetto positivo nei portatori di osteopenia e/o osteoporosi. È un dato interessante che necessita però di ulteriori ricerche in tal senso.
Come tutte le attività, ci sono alcuni consigli nella tecnica. Il movimento infatti è composto da spinte di gambe e braccia opposti: in pratica si deve muovere in modo alternativo rispettivamente la gamba sinistra e il braccio destro, la gamba destra e il braccio sinistro, enfatizzando così il fisiologico pendolarismo degli arti durante la camminata semplice. Si deve tenere una postura eretta, evitando di chinarsi eccessivamente verso l’avanti, evitando però di contrarre in modo abnorme i muscoli paravertebrali per evitare la comparsa di fastidiosi indolenzimenti legati appunto ad una postura scorretta. Resta evidente che con il tempo si acquisisce una capacità di “adattamento” ed un conseguente comfort di marcia utile per il proprio benessere. Gli istruttori consigliano di muoversi con una lieve inclinazione in avanti, senza però flettere il busto, lasciare l’articolazione delle spalle rilassata per permettere la più ampia oscillazione degli arti superiori. La lunghezza dei bastoncini non deve essere troppo alta, indicativamente il gomito dovrebbe essere, in posizione eretta, a novanta gradi. La lunghezza del passo dipende sia dal tipo di terreno, sia dall’esperienza personale.
Concludendo, il nordic walking non modifica il modo di camminare, ma diventa uno strumento per far sì che la camminata sia più veloce, più dinamica e quindi crei maggiore salute.