Le uova ? Non è il caso di temerle
Un consumo consistente di uova non fa aumentare il colesterolo, anzi, nel quadro di una dieta complessivamente equilibrata potrebbe contribuire alla salute cardiovascolare. Ad affermarlo due recenti studi pubblicati su prestigiose riviste mediche come l’American Journal of Clinical Nutrition1 e Heart2.
E’ da oltre quarant’anni che guardiamo le uova con diffidenza per il loro elevato contenuto di colesterolo, da quando un noto studio, il Framingham Heart Study3, mise in relazione un’elevata assunzione di colesterolo con gli alimenti e il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari. Un tema, quello della salute del cuore, molto sentito soprattutto fra i senior, che con tutta probabilità avranno ricevuto almeno una volta il famoso consiglio di non mangiare più di due uova a settimana.
Alcuni ricercatori dell’Università di Sydney sembrerebbero tuttavia aver sollevato le uova dalla loro fama poco raccomandabile. In un recente studio4 hanno infatti esaminato 128 volontari con diabete o pre-diabete suddividendoli in due gruppi, uno con dieta ad alto consumo di uova (12 a settimana) e l’altro a basso consumo (meno di 2 a settimana), nell’ambito però di una dieta globalmente sana. La ricerca, durata 12 mesi, ha indicato l’assenza di differenze significative tra i due gruppi per un’ampia gamma di fattori di rischio cardiovascolare, come il colesterolo LDL, la glicemia e la pressione. Dato aggiuntivo, il diverso consumo di uova non ha influito sul peso dei partecipanti.
Un ulteriore studio, questa volta dell’Università di Pechino, ha monitorato per quasi 9 anni un campione di circa mezzo milione di persone, tutte inizialmente prive di malattie cronico-degenerative. Sono stati registrati quindi la frequenza di consumo di uova di ciascun partecipante e tutte le malattie cardiovascolari nel periodo di osservazione. Confrontando i dati di chi consumava un uovo al giorno con chi non ne consumava quasi mai, si è visto un vantaggio, in termini di benessere cardiovascolare, per il primo dei due gruppi. Anche il rischio di malattia ischemica cardiaca risultava ridotto tra i consumatori abituali di uova rispetto a chi ne consumava al massimo 2 a settimana.
Teniamo sempre presente che le uova non sono soltanto “colesterolo”: nella loro composizione appaiono infatti, insieme a proteine di elevato valore biologico, nutrienti importanti come vitamine, sali minerali e sostanze antiossidanti, che nobilitano questo bistrattato alimento a cibo funzionale6.
Attenzione però: prima di fare scorta e passare dalle nostre due uova a settimana a un consumo giornaliero, meglio dare un occhio al complesso della propria alimentazione, perché, alla fine di ogni studio, tutti i ricercatori sono unanimi nel sottolineare l’importanza di un’alimentazione sana nel suo complesso e uno stile di vita corretto, al di là di enfatizzare o meno il consumo di un solo alimento.
Alla luce di tutto ciò, quello che ci sentiamo dunque di suggerire soprattutto ai senior è di non avere timore di un uovo in più oltre quelle classicamente consigliate, senza però cadere nella tentazione dell’eccesso, considerando, come sempre, le uova una parte di quella che è la grande varietà di alimenti a nostra disposizione.
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Riferimenti bibliografici:
1: https://academic.oup.com/ajcn/article-abstract/107/6/921/4992612?redirectedFrom=fulltext
2: https://heart.bmj.com/content/104/21/1803
3:https://www.framinghamheartstudy.org/
4:https://www.sciencedaily.com/releases/2018/05/180507074212.htm
5:https://www.mdpi.com/2072-6643/10/4/426/htm
6: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4303863/