Non si è spento il desiderio di viaggiare

Il settore turismo e viaggi è tra le principali vittime della pandemia, ma i senior non hanno dimenticato il piacere del viaggiare e sono solo in attesa di tempi migliori.

Photo by Vidar Nordli-Mathisen on Unsplash

Gli operatori del settore si interrogano sul futuro e qualche sorpresa rassicurante la possono trovare anche nelle intenzioni dei senior, diventati negli ultimi anni viaggiatori incalliti e importantissimi consumatori di questo settore.

Sono dello scorso ottobre le previsioni di due importanti intermediari di viaggi.

A livello globale, secondo una ricerca della società di consulenza Wakefield Research, i viaggiatori sono intenzionati a riprendere la loro attività appena sarà possibile ed Expedia ritiene che tre viaggiatori su cinque intendono prenotare un viaggio nei sei mesi successivi alla revoca delle restrizioni di viaggio previste dai governi locali. In questa indagine il 30% degli intervistati ha detto che sceglierà soprattutto destinazioni domestiche mentre due intervistati su tre intendono partire per lo stesso numero di viaggi che erano abituati normalmente a fare nell’epoca pre Covid.

Questo atteggiamento favorevole al viaggio entro i confini nazionali è stato riscontrato in maniera consistente anche in Italia. E’ vero che i più giovani avranno meno remore a tornare a viaggiare: ben due terzi dei millenials e degli appartenenti alla generazione Z hanno intenzione di viaggiare nei sei mesi successivi alla conclusione della pandemia, ma anche a 60 o 70 anni si riprende in considerazione la programmazione di un viaggio, pur con prudenza, come testimonia il fatto che quasi il 50% degli intervistati vuole aspettare almeno altri sei mesi prima di fare una prenotazione.

Da un sondaggio effettuato da eDreams su quali saranno le vacanze degli Italiani nel 2021, risulta che il 48% per il prossimo anno ha già iniziato a pianificare una vacanza verso una meta a corto raggio (21%) o su tratte più impegnative con una permanenza sotto i 14 giorni (19%), e se il 32% non l’ha ancora fatto, in ogni caso ci sta già pensando.

Sempre secondo questo sondaggio, tra gli over 55 ci sono più viaggiatori che affermano di non aver bisogno di particolari garanzie per tornare a viaggiare anche all’estero (8% rispetto ai più prudenti 20enni).

Se allarghiamo lo sguardo alla mobilità più in generale e ai mezzi con cui ci si sposta, colpisce un dato emerso di recente nel 2° Osservatorio su mobilità e sicurezza di Continental: un italiano su due oggi si sposta in auto per paura del contagio (+22,5% rispetto al 2019) e di questi il 65% è over 65; il 70% continuerà a farlo anche quando si raggiungeranno zero contagi e arriverà il vaccino.

Insomma, il desiderio di muoversi e viaggiare anche tra i senior non si è per nulla sopito. Se la prudenza e il contesto in questo periodo portano a posticipare la prenotazione di un viaggio impegnativo, a pazientare se si è sotto lockdown, a riscoprire – quando è consentito – mete più vicine e a utilizzare di più l’automobile per raggiungerle, il viaggio rimane tra i sogni di chi cerca un pezzetto di felicità anche a 60 o a 70 anni.

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