I segreti della longevità sarda
La storia, la genetica e la zuppa: i segreti alla base della longevità della popolazione sarda.
La scienza della longevità: di che si tratta?
Sulla celebre longevità sarda si è indagato moltissimo: studi scientifici di università da tutto il mondo, indagini della National Geographic e saggi del The Guardian per scoprire il segreto degli abitanti di uno tra i paesi con il più alto numero di centenari al mondo, Perdasdefogu, il cui nome significa “pietre di fuoco”.
Circondato dalle rocce sarde, questo piccolo paese in provincia di Nuoro ha una media di popolazione centenaria 13 volte più alta dell’isola, che già conta 534 persone sopra i 100 anni ogni 100 mila abitanti.
Nelle interviste alla famiglia Melis, titolare del Guinness World Record per famiglia longeva, si parla di un’alimentazione basata su alimenti locali coltivati in buona parte da loro stessi, del pane come alimento centrale consumato in diverse forme ad ogni pasto, spesso accompagnato dal latte di capra a colazione o da formaggi a pranzo o a cena. Nella descrizione degli abitanti di Perdasdefogu, i Melis parlano di pastori e contadini ma anche di gente con un’azienda di famiglia, come la loro, con la gestione del bar al centro della vivace vita sociale del paese.
Vi sono dunque tutti gli elementi attesi e in parte già emersi dall’analisi delle cinque Blue Zones, le aree della Terra con la più alta percentuale di popolazione longeva: un contesto rurale che favorisce ancora una vita attiva all’aria aperta dedita alla cura degli animali e dell’orto, mentre tiene lontana la vita frenetica della città; una dieta costituita da alimenti semplici in parte autoprodotti e una dimensione sociale essenziale fino all’età anziana e oltre.
Ma la storia della Sardegna svela in realtà molto di più: sembra infatti che i sardi abbiano conservato nel loro DNA i geni della civiltà nuragica, resistendo nel corso dei millenni alle dominazioni e alle contaminazioni con altri popoli. E questo non è solo riconducibile all’isolamento geografico della Sardegna in quanto isola, poiché la Sicilia, nonostante sia isola anch’essa, è stata conquistata e dominata nella storia da una moltitudine di popoli provenienti dal Mediterraneo, all’Africa, al Nord Europa. Sarà dunque forse più facile trovare un siciliano biondo con gli occhi chiari che un sardo, dal momento che il DNA dei siculi rappresenta un crocevia di scambi di civiltà mentre quello sardo ha preservato i tratti dell’uomo del Neolitico.
Il segreto della longevità sarda sembra dunque risiedere in un mix di ingredienti storici, geografici, sociali e culturali, impossibile da riprodurre in qualsiasi altro contesto.
Tra i segreti però della famiglia Melis c’è quello di preparare il Mazzamurru, la popolare zuppa di pane raffermo condita con pomodoro fresco, pecorino, cipolla e olio d’oliva, un piatto delizioso per tutte le età, nutriente e facile da preparare!
Foto spooh su licenza iStock
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Fonti:
La cucina italiana https://www.lacucinaitaliana.it/article/cosa-mangiano-i-centenari-segreti-longevita-esperto/
Nutrizionista e divulgatrice scientifica. Si occupa di salute, scienza e sostenibilità e insegna Nutrizione ad Alma – la Scuola Internazionale di Cucina Italiana.