Giro del mondo in crociera – seconda tappa

In una crociera le soste previste sono spesso influenzate da aspetti metereologici oppure da fenomeni locali.

Gli amici del viaggio in questione hanno imparato che la capacità di gestione degli imprevisti e la flessibilità sono capacità fondamentali per vivere al meglio l’esperienza.

Ad esempio, infatti, il percorso in Sudamerica è stato rivisto e addirittura in alcune località cancellato come avvenuto in Ecuador, a causa di problemi politici nel paese. Un viaggio di lunga durata come questo è tutt’altro che una routine scontata!

Attraversare punti di riferimento emblematici

Melanesia Arcipelago Vanauatu

Imbarcarsi in Giro del Mondo permette di attraversare alcuni punti di riferimento emblematici per i viaggiatori; come i tropici di Cancro e di Capricorno, l’Equatore, gli stretti di Magellano e Capo di Buona Speranza, così come la linea del cambio di data che implica la perdita o il guadagno di un giorno a seconda che si viaggi verso l’Ovest o verso l’Est del mondo.

Ci sono anche crociere con percorsi alternativi e che toccano solo varie zone del mondo, ma che non compiono una vera e propria circumnavigazione globale della Terra. Tutti questi viaggi hanno una grande richiesta e di solito si devono prenotare con anni di anticipo.

La vita a bordo del Giro del Mondo 

Una crociera di breve durata è una vacanza, ma una crociera del Giro del Mondo diventa un’esperienza di vita in comune per svariati mesi tra passeggeri ed equipaggio, e si viene a creare una vita in un villaggio con tutte le dinamiche caratteristiche delle piccole comunità chiuse e isolate.

Polinesia Papeete (Tahiti)

Le amicizie nascono ma anche i pettegolezzi fanno parte della vita quotidiana. Gli habitué delle crociere giro del mondo spesso paragonano l’atmosfera che si crea in nave con quella della campagna inglese in un famoso serial televisivo (escludendo ovviamente gli omicidi!!)

Le navi da crociera hanno diversi ristoranti e self service; negozi, luoghi di culto, oltre a piscine, spa, palestre e tanti bar con musica dal vivo di tutti i tipi. Nei giorni di navigazione, la vita è scandita da una routine giornaliera: pranzi, gare e giochi di diverso tipo, ginnastica, lezioni di lingue e di canto, conferenze. Ma anche tanta possibilità di riposarsi e godersi aperitivi, serate, spettacoli e proiezioni di film.

Le navi

Le navi possono trasportare da 500 fino a 3000 passeggeri.  In genere più le navi sono piccole, più i servizi saranno mediamente più curati, ma meno variati e numerosi. In compenso le dimensioni ridotte di una nave permettono attracchi in porti più piccoli e operazioni di sbarco più semplici.

Ad esempio lo sforzo organizzativo e logistico per far scendere solo 500 persone in una piccola isola in mezzo al Pacifico sarà più semplice che farne scendere 2500! Le alternative sul mercato sono tante e uno può scegliere quelle più consone ai propri interessi, disponibilità di tempo e budget.

Le soste

Durante le soste, ognuno può seguire il proprio programma: si può scendere in escursioni organizzate o in maniera indipendente, oppure semplicemente fermarsi sulla nave e godersi il silenzio quando gli altri sono scesi. In caso che si abbia voglia di allungare una sosta ci si può organizzare indipendentemente e lasciare la nave in un porto per riprenderla in un porto successivo.

Un giro del mondo offre l’opportunità per creare nuove amicizie, ma è anche un’esperienza che può mettere alla prova le persone: dopo diversi mesi insieme, gli animi possono a volte surriscaldarsi. Una buona dose di ottimismo e il piacere di stare con gli altri aiuta a far sì che l’esperienza sia ricca e divertente.

La seconda tappa del viaggio è per gli amici un’immersione in una vasta area dell’Oceania: visitando la Polinesia (l’Isola di Pasqua, Tahiti, Raiatea, Samoa e Tonga) e la Melanesia (Fiji, Vanuatu, Nuova Caledonia) per arrivare infine all’Australia delle grandi città come Sydney e Brisbane.  

Polinesia Samoa

Attraversare l’Oceania permette di sperimentare una duplice esperienza.  Da una parte, si visitano posti che l’immaginario collettivo ha sempre identificato come luoghi sperduti e lontani paradisi per la bellezza delle spiagge, la natura e l’ospitalità degli abitanti. Tuttavia si è testimoni degli impatti devastanti e dei soprusi che i diversi colonialismi ed imperialismi nei secoli hanno creato nelle culture e nella geografia della regione.

Inoltre, visitare oggi l’Oceania, ci mette davanti agli impatti del cambiamento climatico che in questa parte del mondo vede a repentaglio in brevissimo termine l’esistenza stessa di molti territori. [1] La terza tappa dei viaggiatori sarà in Australia, le sue coste e l’entroterra desertico di Ayers Rock. Si rientrerà di nuovo brevemente in Melanesia in Papua Nuova Guinea per continuare fino al Giappone, Corea del Sud e altri paesi dell’Asia Orientale con uno scalo finale in Singapore.

Nota: Le esperienze contenute nel testo corrispondono a episodi o testimonianze rielaborate per una migliore comprensione dei temi. Ogni eventuale somiglianza a persone o situazioni reali è da considerarsi una coincidenza.

Vuoi leggere l’articolo sulla prima tappa del Giro del mondo in crociera? Leggi qui.

[1] La mostra  “Wansolmoana” dell’ Australian Museum a Sydney  con  la sua “Pasifika Gallery “ è una grande opportunità per comprendere la storia dei popoli della regione e le sfide che stanno gestendo oggi.

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Julio Gonzalez, educato in Messico, Canada e negli Stati Uniti, vive in Italia da più di trent’anni. Manager internazionale, ha gestito direttamente, in vari ruoli nelle Direzioni Risorse Umane dove ha lavorato, progetti di integrazione di aziende e culture diverse in Italia, Europa, Americhe, Asia e Oceania

Nessun commento

  1. Lu Bor 19 Aprile 2024 at 14:49 - Reply

    Il futuro delle crociere e’ di tipo ¨CHILDFREE¨ = Senza Bambini . E` infatti contraddittorio prenotare una crociera ¨a caso¨ e poi arrabbiarsi e pretendere di rilassarsi in una nave di 1000 / 3000 persone dove una buona percentuale e’ costituita da fastidiosi bambini maleducatissimi che i genitori per niente responsabili LIBERANO e lasciano che scorrazzino indisturbati fra gli sconosciuti… incuranti di cosa possano fare e soprattutto del grande rumore e fastidio che questi causano . Io non pagherei un centesimo per una crociera con bambini URLANTI ..per non parlare delle neo famiglie che si portano dietro NEONATI …ASSURDO . Quindi : chi vuole la crociera NORMALE ..che vada ..liberissimo . Chi invece vuole il VERO relax : Child-Free Cruises !!!

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