Giro del mondo in crociera – quarta e ultima tappa

La quarta tratta è stata una circumnavigazione dell’Africa da Colombo, nello Sri Lanka, verso il Mediterraneo. Alcune persone hanno deciso di rientrare in anticipo per evitare la lunga navigazione, ma questa ha offerto nuove soste ricche di spunti per i viaggiatori che hanno deciso di restare a bordo.

Colombo – Sri Lanka

Per gran parte dell’equipaggio saltare le soste originariamente pianificate in India, ha significato la tristezza di rimandare le visite alle loro famiglie: l’ultima tappa è stata intensa per tutti.

Fare il giro del mondo in crociera richiede una serie di considerazioni pratiche prima di imbarcarsi. La lunga permanenza sulla nave non è l’unico aspetto da tenere a mente. Si dovrà vivere per quattro mesi insieme ad altri ed è opportuno avere già un’opinione sulle destinazioni da visitare, le giornate effettive di navigazione, le dimensioni della nave, le attività che possono essere svolte a bordo, etc.

Destinazioni e giorni di navigazione. I luoghi da visitare sono la chiave principale per determinare l’appetibilità di una crociera. Vanno analizzati bene il numero di giorni di navigazione effettivi tra un porto e l’altro e prepararsi a gestire il proprio tempo durante quei giorni.  Comunque, la navigazione stessa è parte integrante del viaggio e offre spettacoli naturali unici nei diversi mari.

Essere pronti per gli eventuali cambiamenti di rotta e gli imprevisti.  La crociera di lunga durata parte con un itinerario di massima che può essere modificato a seconda delle diverse situazioni meteorologiche e socio-politiche esistenti nei diversi paesi nel momento dell’approdo.  L’abituale flessibilità del viaggiatore è ancora più fondamentale in questa esperienza del Giro del Mondo.

Maldive

Quattro mesi sembrano troppi?  Si potrebbe optare per una porzione di crociera invece di fare una circumnavigazione completa.  Ad esempio, con un mese di viaggio si può fare una tratta tra il Cile e l’Australia, oppure viaggiare nel Pacifico da sud a nord dalla Patagonia all’Alaska.  Le tratte si possono acquistare normalmente nei mesi appena precedenti alla partenza del giro completo.

Le dimensioni della nave.  Le navi che offrono crociere intorno al mondo non hanno dimensioni enormi data la necessità di attraversare di solito uno stretto (es. Panama o Suez) e vanno da circa 500 passeggeri a 3.000. Più è ridotto il numero di passeggeri, maggiore è la possibilità di far approdare la nave in porti piccoli, ma minore è anche il numero di attività e servizi a bordo.

Seychelles

Cosa fare a bordo tutto quel tempo?  C’è l’imbarazzo della scelta. I programmi di attività sono molto ampi e diversificati. Conferenze sulle località da visitare, tornei di bridge, giochi di società, corsi di ballo, di lingue, di canto; serate di spettacoli, palestra, centro benessere, ecc. Risulta fondamentale avere un certo spirito d’iniziativa e mettersi in gioco.

Si può partire da soli? La crociera di lungo termine offre la possibilità di stabilire delle conoscenze con altre persone in un periodo di tempo più consistente di un viaggio normale. Sono innumerevoli le storie di persone che hanno trovato nuovi compagni e amici a bordo, dove per la stragrande maggioranza ci sono persone Senior con la passione per viaggiare.

Sud Africa

Assistenza medica: Per legge le navi di crociera non possono partire senza un ospedale di bordo. Questo servizio potrà dare soccorsi in maniera tempestiva ed essere un punto di collegamento fondamentale con le strutture mediche presenti negli approdi in caso di necessità. Una visita al proprio medico prima di partire e l’acquisto di un’assicurazione medica sono buone prassi.

La curiosità prima di tutto: La crociera del giro del mondo, più delle altre, è una grande opportunità per immergersi in culture e contesti in tutti i continenti contemporaneamente, paragonando così i successi e le contraddizioni di ciascun paese.

È una grande occasione per permettersi di uscire dalle proprie abitudini e cogliere così esperienze uniche e arricchenti. Questo aumenterà la possibilità di vivere un viaggio davvero significativo e “il sogno nel cassetto” che molti stanno cercando.

Sulla via del ritorno verso il Mediterraneo, sono stati toccati punti esotici come le Maldive e le Seychelles, ma anche città importanti dal punto di vista storico come Colombo e Penang, mete importanti delle Compagnie delle Indie britanniche e olandesi in passato e oggi centri di sviluppo della nuova Via della Seta cinese. 

Sud Africa Port Elisabeth

Le soste in Sudafrica e Namibia, oltre alle abituali possibilità di fare dei safari, hanno permesso di vedere località che cercano ancora di trovare nuovi equilibri dopo tanti anni di Apartheid. Infine, l’approdo nel Mediterraneo è stato preceduto da soste a Capo Verde e Gran Canaria: reminiscenze dei coraggiosi approdi di partenza delle grandi esplorazioni del passato verso terre e mari sconosciuti.  

Lo stato d’animo sulla nave sembrava più melanconico: in parte per la navigazione più lunga del solito ed in parte perché le persone si preparavano a lasciare l’esperienza. Le conversazioni spesso ruotavano attorno ai bilanci di quanto visto e sperimentato dopo essere approdati in 55 porti, visitato 30 paesi e navigato i 3 oceani, attraversato 4 volte l’equatore e i tropici ed essere entrati in contatto con innumerevoli esseri umani sia sulla nave che a terra.   Veramente una grande esperienza.

Nota: Le esperienze contenute nel testo corrispondono a episodi o testimonianze rielaborate per una migliore comprensione dei temi. Ogni eventuale somiglianza a persone o situazioni reali è da considerarsi casuale.

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Julio Gonzalez, educato in Messico, Canada e negli Stati Uniti, vive in Italia da più di trent’anni. Manager internazionale, ha gestito direttamente, in vari ruoli nelle Direzioni Risorse Umane dove ha lavorato, progetti di integrazione di aziende e culture diverse in Italia, Europa, Americhe, Asia e Oceania

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