Alimentazione e funzioni cognitive
Perdita di memoria, deficit dell’attenzione e invecchiamento sono eventi fisiologici che avvengono nell’organismo man mano che l’età avanza. In particolare, nel senior spesso si assiste ad un cambiamento fisiologico che potrebbe portare a dimenticare le cose recenti o a non essere più concentrato come prima. Questo declino della funzionalità cerebrale potrebbe associarsi allo sviluppo di patologie croniche quali demenza senile o, nei casi più gravi, malattia di Alzheimer – la patologia neurodegenerativa più diffusa.
Cosa si può fare per favorire il mantenimento delle funzioni cognitive?
Un aiuto può arrivare da un corretto stile di vita, alimentazione inclusa.
Sono ormai molti, infatti, i dati di letteratura scientifica che suggeriscono una relazione tra abitudini alimentari e funzioni cerebrali.
In altre parole, diversi studi in campo scientifico suggeriscono che avere un’alimentazione sana e corretta nel corso della vita potrebbe influire sulle funzioni cognitive, agendo sull’attività cerebrale e rallentando il declino cognitivo.
Quali sono i nutrienti che aiutano il nostro cervello?
Innanzitutto i carboidrati: per funzionare, il cervello ha infatti bisogno di energia, e il suo combustibile d’elezione è il glucosio, che assumiamo ad esempio con la frutta o che otteniamo dai carboidrati complessi della pasta e del pane – per fare alcuni esempi.
Attenzione però: se da un lato è vero che al cervello servono zuccheri, dall’altra è importante non consumarne abitualmente in eccesso per evitare ricadute su altri distretti del nostro organismo.
Un’alimentazione troppo ricca in zuccheri semplici può avere, ad esempio, un effetto negativo sulla glicemia, con conseguenze che possono portare fino al diabete. Meglio quindi privilegiare carboidrati complessi, che rilasciano zuccheri più lentamente, preferendo magari quelli integrali.
Tra i nutrienti più studiati per il loro ruolo nella funzionalità cognitiva ci sono poi gli acidi grassi, in particolare gli omega-3, detti essenziali perché possiamo assumerli solo con l’alimentazione – il nostro organismo non è infatti in grado di produrli per altra via.
Gli acidi grassi sono presenti nella struttura delle membrane cellulari, comprese quelle del sistema nervoso (neuroni); alcuni omega-3 come l’acido docosesenoico (DHA) contribuiscono in modo specifico al mantenimento delle funzioni cerebrali. Sono ricchi di omega-3 il pesce azzurro (sgombro, sardine, aringhe), il salmone, il tonno, la trota.
Sul tema dell’invecchiamento, un componente alimentare particolarmente studiato è la famiglia degli antiossidanti. Queste sostanze contrastano i radicali liberi, che si producono nel nostro corpo a seguito di diversi processi fisiologici e che possono, se in eccesso, danneggiare le nostre cellule favorendo così il processo di invecchiamento.
Gli antiossidanti sono sostanze di origine vegetale presenti ad esempio in frutta e verdura freschi, ma anche nella frutta secca e negli oli vegetali (oliva, semi) che contengono vitamina E, una vitamina con un’importante funzione antiossidante.
Ci sono poi diversi minerali che possono favorire il mantenimento delle funzioni cognitive, come ad esempio ferro e zinco, che troviamo ad esempio in carne, pesce e frattaglie.
Un’altra strategia per mantenere una buona funzionalità cognitiva è riposare bene, soprattutto nelle ore notturne e allenare la mente con attività sociali, divertenti e mentali (ballo, lettura, parole crociate) che riducono il possibile declino cognitivo.