La ricerca del lavoro

Con questo articolo vogliamo offrire qualche consiglio pratico a chi si trova nella necessità di procurarsi un nuovo posto di lavoro. Ci rivolgiamo dunque a coloro che hanno perso il precedente impiego e si trovano nell’esigenza di trovarne uno nuovo, ma anche a chi, pur avendo al momento un lavoro, potrebbe non essere completamente soddisfatto o non sentirsi del tutto appagato.

A volte, di fronte a situazioni di questo genere, coloro che hanno superato la soglia dei 55 anni di età faticano a trovare il coraggio e la forza per impegnarsi nella ricerca di un nuovo impiego; si tende spesso ad auto-giustificarsi, offrendosi alibi del tipo: “E’ inutile provarci, tanto alla mia età non mi assumerà nessuno; è troppo tardi per rimettersi in gioco, conviene stringere i denti e andare avanti così”.  Atteggiamento magari giustificato da precedenti insuccessi e tentativi frustrati, ma che non promette nulla di positivo.

Non c’è dubbio che la ricerca di un nuovo lavoro sia uno sforzo impegnativo, anche e soprattutto da un punto di vista emotivo: si tratta di accettare di rimettersi in discussione, misurarsi con nuove sfide, affrontare scenari sconosciuti. Il primo consiglio che ci sentiamo di dare è quello di non sottrarsi alla sfida: non è mai troppo tardi, ed un tentativo merita di essere fatto, soprattutto se l’obiettivo è quello di migliorare la propria condizione lavorativa ed assicurarsi per i prossimi anni una maggiore serenità professionale e condizioni di lavoro più favorevoli.

Il primo importante passo da fare per una ricerca efficace di un nuovo lavoro consiste in una seria analisi delle proprie competenze e delle proprie aspirazioni professionali; prima di contattare aziende ed affrontare colloqui di selezione, è importante chiarirsi, per quanto possibile, le idee, ottenendo un quadro sufficientemente delineato dei punti di forza e di debolezza della propria candidatura, così come della propria “spendibilità”.

E’ bene cercare di rispondere a domande del tipo: che cosa so fare bene (magari meglio di altri)? Quali competenze ho sviluppato nel corso degli anni? Quali esperienze distintive ho maturato? Quali attitudini ed inclinazioni ho dimostrato di possedere, tali da poter fare la differenza in ambito professionale? E inoltre: cosa mi piacerebbe fare (e cosa no)? In quali settori vorrei operare? Che tipo di azienda fa maggiormente al mio caso? Cosa mi fa stare bene sul posto di lavoro?

Per meglio affrontare questa fase di analisi potrebbe essere utile farsi aiutare da amici e familiari, meglio se avvezzi alle logiche del mercato del lavoro e dei contesti aziendali. Attraverso qualche chiacchierata mirata è possibile fare emergere quelle informazioni che poi potrebbero rivelarsi estremamente utili per finalizzare al meglio la ricerca del nuovo lavoro.

Attraversata la fase di preparazione si tratta di passare all’azione. Esistono oggi diverse modalità con le quali è possibile entrare in contatto con le aziende interessate ad assumere. Noi ci concentreremo su una in particolare, in quanto riteniamo sia attualmente quella più efficace, visto che la maggior parte delle opportunità professionali passa attraverso di essa: si tratta di Linkedin. Anche in questo caso il consiglio che ci sentiamo di dare a coloro che non hanno molta familiarità con la tecnologia, o con Linkedin in particolare, è quello di farsi aiutare: sono tante le persone, soprattutto giovani, che si trovano particolarmente a proprio agio con questi strumenti, e non c’è dunque nulla di male nel chiedere aiuto ad un figlio, ad un amico o ad un vicino di casa.

Semplificando la questione possiamo affermare che gli approcci da adottare con Linkedin per la ricerca di un lavoro sono due: quello passivo e quello attivo.  Nel primo caso le aziende effettuano ricerche mirate sulla popolazione di candidati presente nella piattaforma, utilizzando alcuni “filtri” (il titolo di studio, le aziende in cui si è lavorato, la posizione ricoperta, la sede di lavoro, le conoscenze linguistiche, il possesso di competenze specifiche), individuando i potenziali candidati che potrebbero fare al caso loro.

In questo primo caso ciò che dobbiamo fare è creare il nostro profilo Linkedin con cura, rendendo il più possibile “attraente” la nostra candidatura. Dobbiamo in particolare essere certi di aver inserito quelle informazioni che ci distinguono rispetto ad altri. Se nel corso della fase iniziale di riflessione abbiamo ad esempio “scoperto” che una nostra competenza o una nostra inclinazione sono particolarmente preziose, dobbiamo essere certi che esse siano messe bene in evidenza. Una volta inserite tutte le informazioni non resta che attendere, sperando che il nostro profilo venga notato da qualche azienda interessata.

Nel caso invece dell’approccio attivo le aziende pubblicano annunci per invitare potenziali candidati a farsi avanti, dichiarando il proprio interesse a ricoprire certe posizioni lavorative. In questo caso è importante consultare la piattaforma con una certa frequenza, per verificare se è stato pubblicato qualche annuncio per posizioni di lavoro in linea con la nostra professionalità e con le nostre aspirazioni. Qualcuno a volte si pone la seguente questione: è bene rispondere solo agli annunci perfettamente aderenti alle caratteristiche che possediamo? Il consiglio è di mantenere una visuale un po’ ampia, proponendosi anche laddove il nostro profilo non sia completamente coincidente con quanto richiesto. Molte aziende sono disposte a fare un investimento sui nuovi assunti, offrendo ad esempio la possibilità di frequentare corsi di formazione per colmare eventuali lacune.

Concludiamo con un ultimo consiglio: è importante avere pazienza, non farsi prendere dall’ansia e non scoraggiarsi. L’esperienza insegna che in molti casi può accadere che passino settimane senza che nulla accade (nessun annuncio interessante, nessuna risposta da parte delle aziende); poi, all’improvviso, si presentano più opportunità nello stesso momento. Trovare un impiego comporta un magico incastro di fattori: il lavoro giusto, nell’azienda giusta, al momento giusto, per la persona giusta. Nel momento in cui ciò accade scocca la scintilla. A volte è necessario attendere un po’, ma di solito ne vale la pena.

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Foto di Ron Lach da Pexels

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Marco Ronchi è Senior Consultant di AIMS International, società di Executive Search. In precedenza ha operato a lungo nelle Direzioni HR di aziende italiane ed internazionali.

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