Il caso di Okinawa.
Gli abitanti dell’isola di Okinawa, in Giappone, detengono da anni il primato di popolazione più longeva al mondo. Nel 2021 l’aspettativa di vita media corrispondeva a 85 anni, circa 13 anni in più rispetto al dato mondiale di 72 anni. Tuttavia, le stime rispetto a questi numeri mostrano ancora una grandissima disparità a livello globale, in considerazione della ricchezza media di ciascun paese: se infatti nella Repubblica Centrafricana si parla di un valore intorno ai 53 anni, Spagna e Italia sono molto vicine al Giappone, con un’aspettativa di vita media di 83 anni.
La scienza della longevità: di che si tratta?
Qual è dunque, il segreto degli abitanti di Okinawa?
Héctor Garcìa e Francesc Miralles hanno condotto per anni diversi studi in Giappone, investigando le cause di una così eccezionale longevità. Gli ingredienti alla base non sembrano essere molto diversi da quelli che emersero dalle ricerche di Ancel Keys, fisiologo americano fondatore della Dieta Mediterranea: gli abitanti di Okinawa, infatti, conducono una vita molto attiva, per gran parte all’aria aperta, seguivano un’alimentazione sana, basata su alimenti freschi e poco lavorati e dedicavano tempo ad una vivace vita sociale. Gli stessi elementi emersero nell’ampio studio epidemiologico condotto da Keys tra gli anni ’50 e ’70 in Italia e in Grecia, evidenziando uno stretto legame tra stile di vita, salute e longevità.
La ricerca però dei due giornalisti nell’arcipelago a sud del Giappone mostra un elemento chiave della cultura nipponica, l’Ikigai, tradotto come “scopo della vita” o “raison d’être”. I senior e gli anziani giapponesi sembrano aver identificato quanto l’avere una grande passione, che renda felici e soddisfatti, che sia motivante a vivere al meglio ogni giorno, possa essere determinante per mantenere lo spirito e il corpo attivi e in salute.
L’ikigai è stato poi rappresentato come una sorta di flusso, un’esperienza immersiva che viviamo ogni qualvolta facciamo qualcosa che davvero ci appassiona e non ci rendiamo conto del tempo che passa: attività come il giardinaggio, la danza, la cucina, il teatro, l’apprendimento di qualcosa di nuovo, sono momenti gratificanti in cui la mente non si distrae ed è possibile raggiungere uno stato quasi meditativo di intenso appagamento.
Il segreto degli abitanti di Okinawa, dove vi sono più di 24 centenari per ogni 1000 abitanti, starebbe quindi non solo in uno stile di vita sano dalle prime fasi della vita ma anche in una diversa consapevolezza delle personali inclinazioni, che conducono poi all’identificazione di un proprio ruolo nella società attraverso il quale sentirsi utili e impegnati fino all’ultimo.
Quanto descritto da Garcia e Miralles nel libro “Il metodo Ikigai” ci porta quindi ad una riflessione individuale sulle attività che più ci entusiasmano e che ci consentirebbero, se consapevoli, di mantenere lo spirito e il corpo attivi il più a lungo possibili; tale approccio risulterebbe ancora più importante nei senior e negli anziani, che, una volta terminato il proprio lavoro, hanno l’opportunità di dedicarsi senza tensioni al proprio intimo e personale ikigai.
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Il metodo Ikigai (2016). Héctor Garcìa e Francesc Miralles. Ed BUR Rizzoli
La longevità non dipende solo da noi ma anche da chi ci circonda . La vita vissuta in armonia e saggezza dona a tutta l’umanità vigore e salute, poi che si ispira ai parametri dettati nei secoli dalle filosofie umanistiche ricche di spunti culturali e sociali . La civiltà progredisce e con essa i presupposti del vivere civile . Alla nostra età contano i rapporti sociali e familiari che, stabiliscono nel tempo solide basi a cui attenersi tutti insieme volontariamente .