Termina con la camera da letto, uno degli ambienti più intimi e personali, la serie di articoli volti a suggerire semplici interventi per migliorare la qualità della vita all’interno della propria casa.
Con l’avvento di piccoli deficit, disabilità temporanee o periodi di prolungato allettamento, questa camera tende a diventare un ambiente dove potenzialmente non si espletano solo le funzioni del riposo notturno, ma anche un’ampia serie di attività giornaliere che normalmente appartengono ad altre zone dell’abitazione.
Ecco che, soprattutto in una fase di piena attività e capacità fisiche ancora ottimali, è consigliato pensare alla strategia per modificare o adattare progressivamente alcune caratteristiche della propria camera, in vista del futuro.
Studi dimostrano che interventi di aggiornamento graduali sono spesso percepiti dalle persone in maniera positiva e imparare a utilizzare nuove tecnologie e a beneficiare di migliori disposizioni dell’arredo porta una serenità dell’individuo che è fondamentale per mantenere ottimi livelli di autonomia.
Come già accennato per il soggiorno, anche nella camera da letto si ripropongono alcune frequenti problematiche, tra cui il rischio di caduta e la difficoltà di deambulazione che possono essere risolte semplicemente. Inoltre il problema della connessione con familiari e personale sanitario, diventa cruciale in caso di persona allettata per la maggior parte della giornata.
Di norma, prima di passare a soluzioni importanti come l’acquisto di un letto motorizzato, o attrezzature particolari per casi di allettamento prolungato, è buona norma prevenire qualsiasi rischio di caduta, eliminando l’utilizzo di superfici sdrucciolevoli oppure di tappeti non opportunamente ancorati a pavimento. In aggiunta è preferibile dotare l’arredo esistente di bordi soffici oppure sostituire gli arredi con spigoli vivi con nuovi arredi progettati con spigoli arrotondati e finiture di tipo soft-touch.
La scelta di un nuovo materasso è molto rilevante: l’altezza del pacchetto materasso più rete è importante che passi dai canonici 45-50 cm ai 55-60 cm, in modo da favorire l’alzata e l’ipotesi di una rete ortopedica regolabile gioca a favore del comfort e della flessibilità. Un’importante aspetto da considerare è la scelta di una coppia di materassi singoli anche nel caso di letto matrimoniale, per favorire l’adattamento del materasso alle due reti ortopediche potenzialmente regolabili in maniera differente.
La parte tecnologica riprende alcune delle linee guida già citate per altri ambienti, dove la possibilità di inserire sensori per luci, sensori per l’apertura degli avvolgibili e un sistema di telefono cordless e video citofonico facilmente controllabili anche dal letto sono alcuni degli interventi di minor impatto economico.
Infine l’utilizzo di maniglie per porte, armadi e cassetti con ampio incavo per favorire la presa e finitura soft completano la dotazione di partenza per una stanza a misura di senior.
È necessario sottolineare come l’insieme delle indicazioni per i vari ambienti della propria abitazione siano da effettuarsi in tempo e in maniera graduale per permettere alla persona di familiarizzare con le nuove scelte, ma soprattutto per garantire un’armonizzazione costante delle nuove caratteristiche inserite.
Infine, un aspetto spesso percepito come secondario, riguarda la soddisfazione e serenità personale: una casa dotata di tutti gli ultimi ritrovati tecnologici e delle ultime novità in fatto di accessori e arredi non sempre offre la soluzione migliore alle specifiche necessità di ognuno di noi. La casa è fatta dalle persone, da coloro che vivono al suo interno e la scelta finale di come dovrà essere modificata o meno spetta sempre all’individuo, non ai progettisti, ai familiari o agli assistenti. E come ci ricorda un grande storico dell’architettura:
“Gran parte del carattere di ogni uomo può essere letto nella sua casa” (John Ruskin).
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